Piccolo borgo che non ha mai contato più di cento abitanti, è il primo paese che si trova sopra l’imbocco per la Val di Peio, sul pendio orientale. Presenta un vecchio nucleo a valle della strada, caratterizzato dal trionfo del legno in un gioco di travature e ballatoi, e un’area di nuova espansione a monte della strada.
Si può considerare il cuore dell’Ecomuseo della Val di Peio, con il sito di Casa Grazioli, rara testimonianza che racconta la storia del passato dei valligiani. Nel 2018 uno dei due forni in pietra presenti nella casa è stato restaurato e consente di rivivere il tradizionale momento della panificazione in occasione della manifestazione “El pan de ‘na volta” organizzata dall’Ecomuseo, dove la casa-museo “prende vita” ed è un’occasione per fare Comunità.
La piccola Chiesa del paese, del 1700, è dedicata a Sant’Antonio da Padova ed è addossata ad una costruzione civile. Nella sua piccola aula si trova un prezioso altare ligneo attribuito a Lenner.
Dalla piazza inizia il “Percorso Etnografico LINUM”, un suggestivo itinerario ad anello che collega Strombiano a Celentino attraverso boschi, prati ed antichi masi che raccontano il modo di vivere di un tempo.
In paese troviamo l’Azienda Agricola “Mal… và” di Loretta Dalla Torre con coltivazioni di erbe aromatiche e prodotti derivati quali sciroppi, gelatine e sali aromatizzati.
Nelle vicinanze si possono vedere i ruderi della “Casacia”, un’antica torre di avvistamento che aveva la finalità del controllo stradale, la cui struttura è di probabile ascendenza Medievale. Fino a pochi decenni fa, a Strombiano arrivava la strada principale dal ponte di Fucine; questa vecchia via è una bella passeggiata tuttora praticabile.
Ph.: Archivio Ecomuseo
Ph.: Archivio Consorzio Pejo 3000