Località prettamente turistica, nota soprattutto come rinomato centro termale – sede delle Terme di Pejo – e per gli impianti sciistici. In passato si chiamava “Antica Fonte Pejo” o “Acidule di Pejo”, oggi modernamente conosciuta come Peio Terme, in dialetto le Aque: denominazioni, tutte, che rimandano all’elemento acqua, fonte di ricchezza fondamentale dell’economia della Val di Peio che si basa principalmente sul settore turistico. La località di villeggiatura è nata grazie alla presenza di sorgenti minerali dalle proprietà curative, conosciute già nel XVI secolo, ma utilizzate da tempi immemorabili. Queste, hanno reso Peio Fonti uno dei centri termali più famosi dell’Impero Austro-Ungarico avviando il turismo estivo in Val di Peio. Le sorgenti minerali sono tuttora il carattere distintivo della valle, così come il loro sfruttamento, fondamentale per lo sviluppo economico e sociale della zona.
Diversi i punti significativi dell’abitato: le Terme di Pejo, con anche l’unico teatro presente in valle, gli alberghi storici, la piazzetta dell’“Antica Fonte” con le cartoline d’epoca della località, la Chiesa dedicata a S. Camillo de Lellis, la passeggiata al punto panoramico “Specula”, degna di nota è la centralina storica degli Alberghi Zanella. Nei dintorni, dal lato sinistro di Val del Monte una strada porta al “Fontanino di Peio” e al “Fontanino di Celentino”, fino alla diga del Pian Palù. Sul versante opposto i resti del Forte austriaco “Barbadifior”, restaurato nel 2017, e il “Percorso della Grande Guerra”. Nelle vicinanze l’“Area Faunistica”, l’Azienda Agricola “Battisti Pino” (allevamento di vacche highlander e cavalli arabi) e il Parco Botanico Alpino dell’“Azienda Agricola Biologica Olga Casanova” (cosmetici, olii essenziali, creme curative, saponette naturali e tisane).
Ph.: G. Borghesi
Ph.: G. Bernardi