A partire dal 1992-93, in Val di Peio un gruppo di volontariato locale ha dato inizio, nelle due comunità di Celentino e Strombiano, a un’attività culturale di ricerca etnografica, inizialmente in forme estemporanee e quasi inconsapevoli e poi via via più mirate e programmate. Lo scopo primario era di riportare alla memoria, in modo particolare delle giovani generazioni, scorci di storia e di vita locale che già appartenevano al ricordo, ed essere così di sprone alle piccole comunità locali a riappropriarsi della loro identità.
Questo interesse portò in un primo tempo alla ripresa di coltivazioni tradizionali da tempo abbandonate e alla riproposta dei vecchi mestieri nelle feste paesane e nelle manifestazioni dedicate alla lavorazione di legno, lino, lana e del grano con l’apertura di un mulino privato chiuso da quarant’anni. Queste ricostruzioni riscossero grande successo per la meticolosità dei particolari e la coerenza storica; l’impegno nelle ricerche del gruppo si concretizza poi nella realizzazione di due video etnografici: Il tempo del grano. Cerealicoltura e molinologia in Val di Peio (1993-94) e Il lino dei ricordi. Linicultura e attività tessile in Val di Peio (1995-96). In particolare, quest’ultimo film dedicato alla filiera del lino è stato determinante per la nascita di un gruppo di donne che hanno recuperato le tecniche tradizionali di lavorazione di questa preziosa fibra vegetale, permettendo in tal modo la riappropriazione di un Sapere, destinato altrimenti all’oblio, da trasmettere alle nuove generazioni. Inoltre, i numerosi apprezzamenti raccolti per i filmati, incoraggia i promotori a proseguire nell’attività, ponendosi come primo obiettivo quello di fondare un sodalizio permanente.
Il 4 gennaio 1998 con l’assemblea costituente e, ad un anno di distanza, con la prima assemblea ordinaria e l’approvazione dello Statuto, nasce la L.I.N.U.M. Associazione culturale di ricerca etnografica, il cui nome vuole essere un richiamo alla pianta del lino – fibra legata a una delle più antiche e significative attività del mondo e un tempo diffusamente coltivata in valle – e il suo acronimo spiega i suoi intenti: Lavorare Insieme per Narrare gli Usi della Montagna.
Con la costituzione dell’Associazione, prosegue l’attività di ricerca e viene portato a termine il terzo video etnografico: Vestir di lana. Pastorizia e ciclo della lana in Val di Peio (1999-2000). Contemporaneamente l’Associazione, sempre attenta al coinvolgimento della popolazione locale, intraprende altre importanti iniziative volte alla valorizzazione del patrimonio culturale, materiale e immateriale: dal recupero di Casa Grazioli (Casa dela Béga) con la formazione dei volontari per sua gestione, alle numerose manifestazioni dal vivo dedicate alla lavorazione di lino, lana, grano, legno, alla realizzazione del “Percorso Etnografico Linum”.
L’Associazione, impegnata in un percorso dalle evidenti connotazioni ecomuseali, è, fin dalla nascita dell’Ecomuseo della Val di Peio Piccolo Mondo Alpino nel 2002, l’Associazione di riferimento dello stesso. Dal 2011 questo ruolo di supporto e di traino alle iniziative ecomuseali è stato ufficializzato, tramite la stipula di una convenzione con l’Amministrazione Comunale di Peio, per dar modo all’Associazione di gestire, con maggiore autonomia e risorse economiche adeguate, le attività e il personale dell’Ecomuseo. Nel 2017 anche la Provincia Autonoma di Trento l’ha riconosciuta come ente gestore dell’Ecomuseo e ha modificato il proprio nome in LINUM Ecomuseo della Val di Peio.