Ph.: Raffaele Merler
Il percorso tematico si trova in Val del Monte – poco distante da Peio Fonti – un territorio che fu aspramente conteso dagli eserciti italiano e austro-ungarico durante la Prima Guerra Mondiale per il suo essere terra di confine fra i due regni. Sulle montagne della Val di Peio furono combattute le più alte battaglie di tutti i tempi – la “Guerra Bianca” – con le truppe dei due eserciti a contendersi cime e ghiacciai a quote elevate, in condizioni ambientali proibitive. La linea militare austriaca era situata tra il Monte Cevedale e la Punta S. Matteo, mentre quella italiana tra Punta Albiolo e il Monte Mantello. Le tracce di quel triste periodo sono evidenti nei luoghi di profonda suggestione che il sentiero ripercorre, attraverso un itinerario ad anello realizzato dal Parco Nazionale dello Stelvio in collaborazione con il Museo della Guerra “Peio 1914-1918. La Guerra sulla porta”.
L’escursione si articola su strade e mulattiere costruite in occasione dell’evento bellico e fa comprendere come era strutturata la difesa e l’organizzazione militare di questo settore, permettendo di vedere fortificazioni, trincee, gallerie e camminamenti militari.
Il percorso inizia a Malga Frattasecca dove si imbocca il sentiero CAI-SAT 110 che attraversa il fondovalle e sale ai ruderi del Forte Barbadifior (1610 m). Costruito all’inizio del 1900 come blockhaus, ovvero caserma difensiva armata (per fermare un eventuale sfondamento italiano dal Passo del Montozzo – Passo della Sforzellina o Colle degli Orsi), dopo il 1930 venne distrutto per recuperare il materiale ferroso. Nei dintorni di questo forte dello sbarramento, si possono vedere tracce di trincee, gallerie e postazioni di artiglieria.
Da qui si continua lungo la Val del Monte, sino a raggiungere il “Pont del Margolìn”, la passerella che porta sul versante opposto della valle. Dopo aver attraversato un tratto di strada asfaltata si prende un sentiero che conduce al pascolo della Malga Frattasecca alta. Superata la radura si sale agli “Stoi” della Vegaia, una serie di gallerie scavate nella roccia – dove è possibile entrare – che erano utilizzate come postazioni di vigilanza, riparo e deposito munizioni. In breve tempo si raggiunge il panoramico “Pian de la Vegaia” (1950 m), terrazzo ampiamente fortificato, caratterizzato dalle ancora evidenti trincee militari. In questo posto era prevista la realizzazione del “Forte Montozzo” (sul versante opposto del Forte Barbadifior), ma i lavori furono sospesi perché il luogo, oltre ad ospitare i comandi militari, diventò il principale supporto logistico di questo settore e si creò una “cittadella” militare – baracche per i soldati, magazzini per i viveri, infermerie, una cappella… – che giunse ad ospitare fino a seicento militari.
Il rientro del percorso si compie lungo la “Strada de la Vegaia”, con segnavia CAI-SAT 124, che si conclude al parcheggio della Malga Frattasecca. Questa Strada Militare è un bellissimo esempio di ingegneria di montagna; è lunga sei chilometri e venne realizzata a regola d’arte dall’Impero, con grande cura – fra il 1910-11 in previsione della realizzazione di “Forte Montozzo” e poi ampliata e sistemata nel 1914 – perché garantiva il transito di armi e viveri per i soldati in prima linea. I trasporti avvenivano di notte ed erano effettuati dai militari, talvolta vennero anche impiegate le donne del paese. Lungo la strada sono visibili i resti di una serie di appostamenti in roccia.
Ph.: Archivio Ecomuseo
Il Parco Nazionale dello Stelvio, in collaborazione con le Associazioni di Promozione Sociale “Peio 1914-1918. La Guerra sulla Porta” e “Mulino Ruatti”, in estate organizza l’attività “I sentieri narranti”, consentendo al visitatore di essere idealmente accompagnato nel passato, presente e futuro del Parco, in diversi punti del percorso, grazie ad alcune guide.
Il “Percorso della Grande Guerra” è un itinerario ad anello che ha come punto di partenza ed arrivo il parcheggio di Malga Frattasecca (1520 m). La località Frattasecca si trova ad 1 km di distanza da Peio Fonti e si raggiunge imboccando la stradina a sinistra (per la diga del Pian Palù), al primo tornante della strada che da Peio Fonti porta a Peio Paese.
Il percorso tematico è illustrato con tabelle informative (in lingua italiana, inglese e tedesca), è lungo 9 km con un dislivello di 440 metri e richiede 4 ore di cammino.
Escursione dall’alto valore storico, ripercorre i luoghi significativi del grande conflitto: Forte Barbadifior, “Stoi” della Vegaia, trincee militari del “Pian de la Vegaia”, la Strada Militare.
Ph.: Raffaele Merler
Ph.: Archivio Ecomuseo
Ph.: Archivio Ecomuseo