Caseificio Turnario

Nella piazza di Peio Paese è ancora attivo l’ultimo Caseificio Turnario del Trentino. In questo piccolo borgo “resiste” – dal 1865 – l’antico modello di gestione collettiva del latte, particolarmente adatto alle esigenze dei piccoli allevatori. Fino agli anni Settanta del secolo scorso questo sistema comunitario di caseificazione era capillarmente diffuso in tutto l’Arco Alpino, mentre attualmente è presente solo in quattro piccole realtà: trentina, friulana, bellunese, slovena.

La particolarità di questo sistema sta nel fatto che il latte non viene acquistato dal Caseificio ma portato giornalmente da ogni socio, pesato e lavorato dal casaro. La produzione giornaliera (caseràda) spetta a turno ad un socio a seconda della quantità di latte conferita. Il casaro lavora quotidianamente il latte bovino e caprino in modo tradizionale, ottenendo prodotti genuini, che sono in realtà anche molto di più: Comunità, Tradizione, Cultura locale. Nel Caseificio di Peio continua una tradizione lattiero-casearia in stretto legame con la comunità e con il suo territorio; si concretizza il significato di Comunità, di aiuto reciproco.

La zona produttiva non è accessibile ai visitatori per ragioni igieniche e comprende: una sala con tre caldaie in rame degli anni Trenta del secolo scorso, un locale con le vasche d’acqua per l’affioramento della panna e uno per la salamoia e le cantine (vòlti) per la stagionatura delle forme. Al rifornito spaccio, si possono acquistare le tipicità prodotte: burro, ricotta, yogurt, formaggi vaccini e caprini: Pegaés (nostrano), Casolét – presidio slowfood – Tavièla, Formagèl, cacioricotta. Durante l’estate le mucche e le capre sono in alpeggio in alta montagna e il latte vaccino arriva al Caseificio da Malga Saline tramite un lattodotto, mentre quello di capra viene portato da Malga Covel.